Le origini del Dipartimento risalgono al 1872 quando venne istituita, dopo quella di Pisa, la seconda Scuola superiore di agricoltura del regno d’Italia che divenne poi Facoltà di Agraria. Punto di riferimento scientifico, culturale e politico, la Facoltà annovera fra i suoi docenti ed allievi studiosi che hanno contribuito nei vari campi del sapere e delle scienze sociali alla trasformazione del mondo agricolo. Scienziati quali F. Silvestri, A. Scacchi, O. Comes, A. Parascandala, rappresentano pietre miliari nell’approccio moderno alle studio dell’entomologia, della mineralogia e della botanica. Altri come E. De Cillis e C. Santini hanno avuto un ruolo preminente nella bonifica e nella meccanizzazione agraria. M. Rossi Doria e E. Sereni sono unanimemente considerati per il loro pensiero economico padri della questione meridionale.
Il Dipartimento di Agraria rappresenta il punto di riferimento per la ricerca in campo agroalimentare in Italia. Grazie al contributo di oltre 150 ricercatori appartenenti a più di 40 discipline diverse, la ricerca del DIA affronta le esigenze di sviluppo della filiera agroalimentare nel suo intero, che può integrarsi in ricerche su economia circolare, agricoltura di precisione, innovazione alimentare, sostenibilità ambientale, biotecnologie, biorisanamento e cambiamenti climatici. Tutte tematiche di estrema rilevanza e di impatto globale, incluse nelle traiettorie operative dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, e fortemente integrate nei piani nazionali (PNR) ed europei della ricerca (Horizon).
Il DIA ha ottenuto importanti riconoscimenti ed attestati internazionali per la sua produzione scientifica. Il Dipartimento vanta la presenza di numerosi ricercatori di riconosciuto profilo internazionale nel loro campo e classificati nel 2% Top Scientist Ranking della Stanford University e nel Top 1% –Highly Cited Researchers Clarivate. Grazie al contributo del Dipartimento, l’Ateneo Federiciano risulta essere prima Università in Italia e ventesima al mondo per la categoria “Agricultural Sciences” nella classifica Taiwan University Ranking 2022. L’eccellenza scientifica è confermata dalla Shanghai Global University Ranking 2022 che posiziona l’Ateneo primo in Italia e al 33° posto a livello Internazionale per la categoria “Food Science and Technology”. La Scimago Institutions Ranking riconosce all’Ateneo Federiciano il primato italiano per la categoria “Agricultural and Biological Sciences” e, su un totale di 314 Università, la Federico II è 4° in Europa per la categoria “Food Science”.
L’ultima valutazione della qualità della ricerca svolta dall’agenzia nazionale di valutazione (ANVUR) assegna al DIA il primato nazionale per l’area delle scienze agrarie e veterinarie (primo su 35 dipartimenti), assegnandogli il punteggio più elevato fra i 350 migliori Dipartimenti delle università statali italiane ammessi a competere alla selezione dei 180 Dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027.
Grazie all’eccellenza della sua ricerca, il DIA oggi è coinvolto in circa 180 progetti competitivi ed è coordinatore per l’Ateneo Federico II di tre rilevanti iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il Centro Nazionale (CN) di Tecnologie per l’Agricoltura Agritech, il partenariato esteso su “Modelli di Alimentazione Sostenibile” e l’Infrastruttura di ricerca METROFOOD-IT. L’impatto della ricerca del DIA sul territorio si riflette in numerosi casi di trasferimento tecnologico e azioni di policy making.